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13 ottobre 2025

Global status report on neurology

Rapporto WHO sullo Stato Globale della Neurologia

 

La neurologia al centro della salute pubblica mondiale: il nuovo Rapporto OMS e la Strategia Italiana per la Salute del Cervello

Oggi 13 ottobre è stato presentato al Congresso Mondiale della Neurologia (WCN) il “Global Status Report on Neurology 2025” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il Rapporto conferma che le malattie neurologiche sono la prima causa di disabilità nel mondo e la seconda di mortalità. La SIN in totale sintonia con la WHO e la World Federations of Neurology rilancia il piano nazionale “One Brain – One Health” per una neurologia più vicina ai cittadini e per la tutela della salute del cervello.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha reso pubblico il Global Status Report on Neurology 2025, primo documento globale dedicato alla risposta dei sistemi sanitari alle malattie neurologiche. Il Rapporto – elaborato nell’ambito dell’Intersectoral Global Action Plan on Epilepsy and Other Neurological Disorders 2022–2031 – evidenzia come i disturbi del sistema nervoso rappresentino oltre 3,4 miliardi di casi nel mondo e siano responsabili di 11,8 milioni di decessi l’anno, costituendo il principale determinante di disabilità a livello globale. Nei Paesi ad alto reddito si contano mediamente 9 neurologi ogni 100.000 abitanti, contro meno di 1 nei Paesi a basso reddito. Solo il 39% degli Stati dispone di strategie nazionali per la neurologia e appena il 15% raccoglie dati epidemiologici in modo sistematico. Il documento WHO individua cinque priorità di intervento: governance, accesso equo alle cure, formazione e distribuzione della forza lavoro, promozione della brain health e rafforzamento della ricerca.

In Europa il peso delle malattie neurologiche supera 90 milioni di DALYs, con un costo sociale stimato in 900 miliardi di euro l’anno. L’Italia si colloca in posizione intermedia: dispone di una neurologia scientificamente avanzata, ma con marcate diseguaglianze territoriali. Oggi operano nel Paese circa 7.000 neurologi (di cui meno di 3.000 nel Servizio Sanitario Nazionale) con una densità media di 5 specialisti in strutture pubbliche per 100.000 abitanti, con carenze preoccupanti al di fuori dei grandi centri, nelle aree rurali, montane e insulari.

Le patologie neurologiche rilevanti interessano in Italia complessivamente oltre 3 milioni di cittadini e comportano costi stimati superiori a 20 miliardi di euro annui. Ma se includiamo tutte le condizioni croniche, il numero sale fino a 1 italiano su 3.

La Società Italiana di Neurologia (SIN), in coerenza con le indicazioni WHO, ha definito per il decennio 2025–2035 una strategia fondata su tre pilastri:

  • Neurologia di prossimità e digitale, per potenziare la rete territoriale e la tele-neurologia attraverso gli investimenti del PNRR;
  • Governance nazionale integrata, con una Cabina di Regia tra Ministero della Salute, AGENAS, MUR e SIN per programmare fabbisogni e formazione specialistica;
  • Ricerca e innovazione, per sviluppare medicina di precisione, utilizzo dei big data e partnership pubblico-private.

La Strategia Italiana per la Salute del Cervello 2024–2031, promossa dalla SIN e approvata dal Ministero della Salute, adotta il principio “One Brain – One Health”, riconoscendo che la salute del cervello è la prima infrastruttura della salute umana. Essa propone un’alleanza nazionale e internazionale che coinvolga neurologi, psichiatri, geriatri, medici di medicina generale, istituzioni, scuole e cittadini nella promozione della brain health lungo tutto l’arco della vita.

“Il cervello è la prima infrastruttura della salute. Proteggerlo significa investire nel futuro, nella dignità e nella coesione del Paese.”

Prof. Alessandro Padovani, Presidente della Società Italiana di Neurologia (SIN)

 

La neurologia al centro della salute pubblica mondiale

La Organizzazione Mondiale della Salute, con il Global Status Report on Neurology 2025, presentato in data odierna a Seoul in occasione del Congresso Mondiale della Neurologia, conferma che le malattie neurologiche sono la prima causa di disabilità e la seconda di mortalità nel mondo, colpendo oltre 3,4 miliardi di persone.

Il Rapporto evidenzia forti diseguaglianze globali e l’urgenza di politiche nazionali dedicate alla salute del cervello.

In Italia operano circa 7.000 neurologi, di cui solo 3.000 all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, con carenze significative nelle aree rurali e insulari. Le patologie neurologiche più gravi interessano oltre 3 milioni di cittadini e rappresentano una delle principali sfide per la sostenibilità del SSN.

La Società Italiana di Neurologia (SIN) rilancia la Strategia Italiana per la Salute del Cervello 2024–2031, fondata sul principio “One Brain – One Health”, per una neurologia più vicina alle persone, digitale e sostenibile.

“Il cervello è la prima infrastruttura della salute. Proteggerlo significa investire nel futuro.”

— Prof. Alessandro Padovani, Presidente SIN

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